Trattato Teorico pratico di Osteoriflessologia

di Fabrizio Mainetti in collaborazione con Enrico Barcaioli

I punti riflessi sono punti di contatto neurofisiologici tra anima e corpo.

I punti dell’osteoriflessologia sono selezionati seguendo una logica di tipo energetico.Per energia si intende la vitalità e il corretto espletamento delle funzioni fisiologiche, psicologiche mentali e di esperienza della propria corporeità dell’individuo. Ciò comporta che la seduta, ha un triplice valore: a) curativo b) evolutivo c) educativo.

L’aspetto educazionale non ha solo un valore psicologico ma psico emozionale ed evocativo, il quale molto spesso li azzera senza necessità di nominarli e elaborarli verbalmente.

Quando si ravvede che ciò sia palesemente necessario si indirizza la persona a chi di competenza. L’attrezzatura mentale e cognitiva dell’osteoriflessologo si avvale di due competenze tecniche e della conoscenza della Bioenergetica Neurologica Olistica. Le competenze tecniche vertono su: a) punti riflessi plantari e viscerali b) Conoscenze dell’ergonomia e dell’apparato Muscolo-scheletrico.

Il massaggio osteoriflesso, nasce come sintesi ed evoluzione a partire anche dal concetto che le componenti viscerali e bioenergetiche descritte dalla Osteopatia Viscerale Francese e dai movimenti di valutazione energetica e fisiologica tradizionalmente esposti dalla medicina tradizionale cinese, siano tra loro compenetrabili e da ciò ne nasce una mappazione di aree corporee e plantari che funzionano come codici sinergici di risveglio energetico, funzionale, biomeccanico, e di azzeramento di componenti rimosse e di blocchi psico emotivi e evolutivi, imbrigliati e cristallizzati a tale livello. Una seduta di in una lettura  massaggio osteoriflesso si deve quindi porre in una lettura da comprendere i bisogni essenziali della persona e di risolverli per passi progressivi partendo comunque da un piano riflesso, osteoarticolare e di rilancio di una corretta fisiologia e bioenergetica corporea.

L’Osteoriflessologia

L’osteoriflessologia lavora in simbiosi con il neurovegetativo e con quei piccoli “plessi di risveglio funzionale e vitale” che costituiscono la fitta rete di punti e di linee di conduzione di elettricità e di bioinformazione nell’interno dell’organismo. Il concetto di bioformazione e di naturale e spontanea reattività, è alla base di tutte quelle discipline che sfruttano la rete nervosa riflessa autonoma, per apportare beneficio e reazione agli squilibri di tutto l’organismo. Nell’osteoriflessologia si usano segnali multipli ma sintonizzati, innalzando così l’efficacia di un trattamento su più livelli, partendo da quello fisiologico, passando ad incentivare quello al rilascio ed all’azzeramento o alla presa di coscienza di componenti psicologiche ed esistenziali rimosse e cristallizzate nell’incoscio corporeo.

Il contemporaneo alleggerimento da alla persona la capacità di eliminare problemi specifici ma anche di affrontare con più serenità, forza e consapevolezza la propria vita e le proprie sfide. L’altro aspetto è quello della correzione di deviazioni strutturali e muscolo scheletriche. Quest’ultime giocano un grosso ruolo nel corretto mantenimento di un corretto spazio e movimento tra le giunture e gli organi stessi. La loro decompressione facilita circolazione, nutrizione e ricambio, donando vitalità elasticità e ricambio cellulare necessario al corpo ed alla corretta distribuzione dei segnali nervosi.

La bioenergetica neurologica olistica si basa sull’incontro tra neuroimmunologia contemporanea, ed i concetti fondamentali della visione energetica, fisiologica e psicoaffettiva secondo l’antica cultura taoista e maoista.

I taoisti pensarono ed intuirono che alla base anche della materia, stava una continuità energetica in perenne evoluzione e cambiamento.

I maoisti consideravano il messaggio manuale plantare rilassante o curativo e quello rimodellante, la forma più perfetta e sublime di onorare l’aspetto spirituale di amore e di giustizia che a loro vedere pervade e crea l’universo.

Lo stimolo comprensivo osteoriflesso, dilata la percezione autogena inducendo sia scarico di tensioni fisiche sia per processo anch’esso autogeno psichico , stati di stress ed accumuli psichici di varia entità profondità e grandezza. Ciò avviene non in maniera anarchica, ma sono simultanei alla logica della personalità energetica e costituzionale di ogni singolo individuo. Ecco perché il trattamento Osteoriflesso si distribuisce su tutti i suddettti livelli dell’individuo e della sua personalità.

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