area da trattare con la Riflessologia Plantare per la cura della spina calcaneareIn questo momento sto trattando, con la Riflessologia Plantare,  diversi casi di Spina calcaneare che sono causati da attività sportiva eccessiva o da sovrappeso. Questo dolore calcaneare costringe  il  corpo ad assumere una postura scorretta e  movimenti irregolari  ripetitivi durante tutt o il giorno. Con talalgia plantare, tallonite o, in termine clinico, tallodinia si definisce una patologia infiammatoria e dolorosa al tallone, cioè a quella regione del piede che corrisponde alla parte posteriore e inferiore del calcagno, chiamata anche retropiede.

Le cause della patologia variano a seconda delle zone colpite e cioè:

  • le zone molli (infiammazioni tendinee, fasciti, borsiti, ecc.)
  • le zone ossee (fratture da stress, sperone calcaneare, artrosi astragalo-calcaneare, tumori, ecc.)

Gli sport più a rischio sono la corsa, il calcio, la pallavolo, il basket, la marcia e tutte quelle discipline che comportano notevoli sforzi alla regione calcaneare, da non sottovalutare anche le scarpe utilizzate per queste attività sportive che devono essere dotate di uno speciale tacco, chiamato shock absorber , in grado di attenuare le vibrazioni e le sollecitazioni da impatto.

area trattata con la Riflessologia Plantare Le donne che passano da calzature con il tacco alto a scarpe basse possono soffrire di tallonite, perché la pressione esercitata sulle strutture ossee e legamentose del tallone aumenta in relazione alla diminuzione di altezza del tacco. Il trattamento con la Riflessologia Plantare consiste nell’immobilizzare il calcagno con una  mano e con l’altra si lavora la parte della spina calcaneare con movimenti rotatori che partono dalla periferia e vanno verso il centro del tallone, scaricando poi nella stazione linfatica della caviglia. Questa manovra è utile perché i depositi cristallini che si rimuovono, vengono espulsi dal sistema linfatico per sempre. Questo tipo di trattamento Riflessologico Plantare, va ripetuto per 6/8 volte, fino ad ottenere un ammorbidimento del tallone, nella seconda fase si tratterà la spina calcaneare con pressioni più profonde rispetto alle precedenti,ottenendo così un graduale dissolversi della patologia, quindi del dolore. Il risultato  fino ad ora ottenuto è molto buono, perché si evitano terapie invasive e spesso nocive per il corpo, e cosa importante si allontana l’ipotesi di un intervento chirurgico per la soluzione del problema.

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