Trattamento della sindrome di Tourette con la Riflessologia plantare.

Oggi vi parlerò di un caso particolare che raramente viene trattato sia a livello informativo che curativo. Ho trattato questo caso con la Riflessologia plantare, ed ho avuto un successo significativo.

La sindrome di Tourette è un disordine neurologico ad esordio nell’infanzia, caratterizzato dalla presenza di tic motori e fonatori incostanti, talvolta fugaci, altre volte cronici, la cui gravità può variare da estremamente lievi a invalidanti.

La sindrome prende il nome dal neurologo francese Georges Gilles de la Tourette, che la evidenziò nell’800 anche se era già stata individuata sin dal ‘600. La sindrome, però, non è stata quasi considerata fino a pochi decenni fa. La definizione di sindrome di Tourette non identifica una specifica malattia o un preciso vulnus neurologico di qualsiasi natura, ma piuttosto un quadro comportamentale caratterizzato da diverse manifestazioni (anche cognitive) che sono singolarmente presenti anche in altre sindromi, diversi fattori neuro-fisiologici genetici o appresi possono portare infatti alle stesse manifestazioni.

Si manifesta con movimenti involontari del corpo e/o facciali e con tic di tipo vocale o verbale. L’elaborazione delle informazioni è spesso rapida, intuitiva, poco propensa a sottomettersi a passaggi sequenziali e questo talora penalizza i pazienti più giovani nelle attività scolastiche, dove la didattica imposta richiede l’adesione a modelli di pensiero poco confacenti la creatività tourettiana. L’attuale ambito di studio e cura delle forme patologiche (quando ve ne sono) è passato da quello psichiatrico a quello neurologico. Alla sindrome sono spesso associati anche il disturbo ossessivo-compulsivo e/o il disturbo dell’attenzione e in una minoranza significativa anche numerose altre manifestazioni, tra le quali la tendenza a crisi di collera e/o all’oppositività.

Molte sono le implicazioni di carattere sociale, specialmente per i casi più gravi: la sindrome di Tourette, specie se mal trattata, può essere il più invalidante disordine da tic ed è causa di una forte penalizzazione e danneggiamento delle relazioni sociali, e il fatto che sia poco conosciuta incrementa il disagio sociale di chi ne è affetto. La sindrome induce con frequenza ansia generalizzata, specie dopo un lungo periodo di trattenimento dei tic motori, in generale essa si caratterizza per una forte sensibilità emotiva, da molti volta in vantaggio nelle attività artistiche e sportive. La grande capacità di coordinazione mente corpo permette infatti a molti tourettiani di eccellere nelle attività atletiche:

Ho fatto questa introduzione per spiegare il caso di un bambino di otto anni (affetto da sindrome di Tourette) che ho trattato con la Riflessologia plantare. Già a quattro anni aveva iniziato a manifestare alcuni tic nervosi, sottovalutati dai suoi genitori e dai medici, imputavano questi tic al fatto che viveva le cose con molta ansia, o perché si dimostrava un bambino con una grossa sensibilità. Nel tempo questi tic nervosi erano sempre più invalidanti, avevano condizionato la sua relazione con gli altri bambini e avevano creato in lui indecisione e ansia. Il lavoro da me svolto si è concentrato nel trattare il sistema nervoso centrale, e il SNV, e quello di cercare di rilassarlo il più possibile. Il lavoro di Riflessologia plantare ha riguardato: nervo auricolo temporale, n.occipitale minor, n.occipitale maior, n.accessorio, n.facciale, trigemino, plesso solare, diaframma, processo mastoideo, e tutti i muscoli della testa, questo perché aveva emicrania dovuta alle contrazioni facciali.

Dopo la prima seduta il bambino aveva dimezzato la frequenza dei tic e non emetteva quasi più il vocalizzo, la tensione muscolare facciale si era allentata e il dolore alla testa era sparito. Dopo alcune sedute di Riflessologia plantare, i tic sono scomparsi del tutto, anche l’emissione di toni durante le giornate non si sono più verificati. È stato un passo in avanti per migliorare la sindrome di Tourette attraverso la tecnica Riflessologica plantare e non attraverso i farmaci.

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