“2 parte”

Emorroidi, prolasso dello sfintere, ragade.

Tattamento Riflessologico plantare e  Massofisioterapico.

Riprendiamo il nostro trattamento da dove lo avevamo lasciato. Avevo detto che la paziente aveva avuto dei netti miglioramenti, i dolori si erano attenuati moltissimo, ma la ragade ancora creava dei problemi. La ragade è una piccola screpolatura o fenditura della pelle; la comparsa della ragade è solitamente dovuta a stitichezza o diarrea. La ragade può anche essere un segno di patologie che coinvolgono l’apparato gastrointestinale in toto, per esempio se si associa a edema perianale, diarrea ricorrente con o senza sangue, fistole o ascessi perianali, fissurazioni, può essere un segno di localizzazione colo-rettale della malattia di Crohn.Tutto questo è detto in termini scientifici. Ho cercato invece anche in questo caso di interpretare la cosa in un modo diverso più completo sotto altri punti di vista, e sotto l’aspetto psicosomatico.La ragade si produce quando una persona si sente tagliata in due, lacerata; può darsi che si senta divisa fra due persone, o due situazioni.

Vive dunque uno stato di incertezza nei confronti di una decisione. Più la ragade brucia, più la situazione è bruciante, cosa che ci riconduce alla collera. L’indecisione o l’incertezza danno luogo a far stare la persona con i piedi su due staffe.

Le emorroidi indicano che v’è pressione creata, da stati emozionali e paure di cui non si vuole parlare e che non si vogliono dare a vedere.

Le emorroidi si manifestano in una persona che si sforza, che si crea pressione, soprattutto nel campo materiale. Dal momento che le emorroidi interessano il retto, la parte terminale dell’intestino crasso, chi ne soffre si costringe a concludere qualcosa. E’ troppo esigente con se stessa. La tensione è soprattutto creata per avere qualcosa o qualcuno, a causa di un’insicurezza materiale e difficoltà nel prendere decisioni. Preso atto di questo, verificandolo con la paziente, ho iniziato a trattarla con la riflessologia plantare. Sono partito lavorando tutti i punti riflessi della testa e del cervello, cercando di lavorare questi più in profondità, creando nella paziente uno stato di massimo rilassamento. Lavorando tutte le dita del piede iniziando dalla base, prossimale, distale, ho anche trattato i punti della bocca per rilassare  i muscoli temporo mandibolari, e muscoli addetti alla masticazione, perché mi sono accorto che serrava molto i denti, così facendo la paziente ha  subito avuto un senso di leggerezza nella bocca, e cosa molto importante i muscoli del viso si sono decontratti. Le zone che ho continuato a lavorare sono state: Retto, ano, pavimento pelvico, coccige, tutti gli altri muscoli sfinterici, intestino tenue e crasso con la valvola ileo-cecale,fegato e colecisti. Diaframma, sistema linfatico inguinale e del bacinetto, plesso solare, colonna vertebrale inferiore, base cranica con atlante/epistrofeo.

 

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